Esemplare in carta: stato di conservazione prima del restauro

Abbiamo già avuto modo di conoscere ed analizzare l'esemplare più antico degli Statuti di S.Agata in questo post.
Ora guarderemo più nel dettaglio la copia trascritta nel XVIII secolo dall'Azzaroli.

Ci troviamo di fronte a un volume simile per dimensioni all'originale: 29,7 x 23,0 x 4,5 cm.
La legatura, in piena pelle con decorazioni a secco di tipo lineare e floreale, presenta numerose abrasioni superficiali e macchie di vario tipo, come si può vedere nelle immagini allegate:
 































I margini e gli angoli presentano severi segni di usura, con conseguente esposizione dei quadranti in cartone.

Il volume consta di 126 carte non numerate, le quali presentano una diffusa gora d'umidità in prossimità del taglio di piede, estesa per tutto lo spessore del volume e che arriva a coinvolgere circa un terzo della superficie del supporto cartaceo. 
L'angolo inferiore destro mostra segni di sporcizia sedimentata, dovuta all'uso.




Il corpo del testo è costituito da carta a mano di buona fattura.
Il testo, vergato con inchiostro di origine metallo-gallica, risulta corroso in più punti con perdita di supporto localizzato.



L'azione corrosiva dell'inchiostro ha contribuito a degradare anche il supporto scrittorio.




La cucitura, tuttora integra, è su tre nervi singoli in pelle allumata.
A differenza del codice membranaceo, non sono stati cuciti capitelli a protezione dei tagli.

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