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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

Copia del 1758: restauro

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Seguiamo passo passo gli interventi di restauro conservativo eseguiti nella copia cartacea degli Statuti. •         Documentazione fotografica digitale dei volumi prima degli interventi di restauro; •         Collazione e controllo della numerazione delle carte; •         Scucitura del volume mediante taglio del filo al centro dei fascicoli; •         Depolveratura del volume con pennello a setole morbide; •         Ove necessario, pulitura a secco delle carte e rimozione dei depositi superficiali con bisturi a lama fissa; •         Misurazione del pH del supporto cartaceo per contatto con pHmetro; •         Test di solubilità degli inchiostri; •         Lavaggio delle carte su tavola aspirante con acqua deionizzata per nebulizzazione; •         Deacidificazione delle carte con propionato di calcio a “pelo d’acqua”; •         Rinsaldo delle carte a pennello con metilcellulosa Tylose MH300p al 2%;

Esemplare in carta: stato di conservazione prima del restauro

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Abbiamo già avuto modo di conoscere ed analizzare l'esemplare più antico degli Statuti di S.Agata in questo post . Ora guarderemo più nel dettaglio la copia trascritta nel XVIII secolo dall'Azzaroli. Ci troviamo di fronte a un volume simile per dimensioni all'originale: 29,7 x 23,0 x 4,5 cm. La legatura, in piena pelle con decorazioni a secco di tipo lineare e floreale, presenta numerose abrasioni superficiali e macchie di vario tipo, come si può vedere nelle immagini allegate:   I margini e gli angoli presentano severi segni di usura, con conseguente esposizione dei quadranti in cartone. Il volume consta di 126 carte non numerate, le quali presentano una diffusa gora d'umidità in prossimità del taglio di piede, estesa per tutto lo spessore del volume e che arriva a coinvolgere circa un terzo della superficie del supporto cartaceo.  L'angolo inferiore destro mostra segni di sporcizia sedimentata, dovuta all'uso.